GATTI: COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA

Le emergenze e gli incidenti non sono (purtroppo) eventi rari per chi ha un gatto libero di uscire di casa. I nostri piccoli felini sono abilissimi nel mettersi in difficoltà e in pericolo essendo molto indipendenti, curiosi e istintivi.

Se sfortunatamente ci trovassimo ad affrontare una situazione di emergenza, è fondamentale non farci prendere dal panico e cercare il modo corretto di aiutare il nostro gatto nell’attesa di portarlo, il prima possibile, dal medico veterinario, al quale dovremo fornire DETTAGLIATAMENTE tutte le informazioni utili riguardanti l’incidente: modalità dell’incidente, sintomi manifestati ed eventuali farmaci somministratigli...

E’ fondamentale essere muniti di un ARMADIETTO PRONTO SOCCORSO contenente medicine di farmacia di base indispensabili in casi di emergenza e in attesa di recarci dal veterinario.

Inoltre occorre conoscere i parametri vitali del gatto per saperli controllare.

Temperatura rettale: 38-39°C (come misurare la temperatura al gatto)
Frequenza respiratoria: 20-40 atti al minuto
Frequenza cardiaca: 140-240

QUANDO SOCCORRIAMO UN GATTO INCIDENTATO O CHE ABBIA SUBITO UN TRAUMA E’ FONDAMENTALE:

1) Non toccare l’animale per evitargli traumi alla colonna vertebrale che potrebbero aggravare la sua condizione già precaria. Se si rende necessario spostarlo dobbiamo utilizzare:

a) Una coperta che abbia la funzione di barella (vanno sollevate tutte e quattro le estremità contemporaneamente), avendo l’accortezza di farla scorrere sotto il corpo dell’animale
b) Una tavola di legno (oppure un altro supporto rigido) sulla quale possiamo collocare il gatto (con le stesse modalità della coperta).

2) Constatare la gravità delle lesioni riportate, controllando l’attività e la frequenza respiratoria e cardiaca e l’eventuale presenza di emorragie. Se necessario, rianimiamo il soggetto imparando a praticare LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE E IL MASSAGGIO CARDIACO;
3) Immobilizzare il gatto avvolgendolo in una coperta nella quale verrà anche trasportato (vedi punto 1a);
4) Nel caso di emorragie, bloccare la fuoriuscita di sangue con un tampone emostatico o con un fazzoletto da tenere premuto sulla ferita; 
5) Per evitare la termodispersione dell’animale, avvolgerlo in una coperta calda; 
6) Tenerlo il più possibile lontano da fonti di rumore; 
7) Rassicurarlo, standogli vicino e parlandogli con voce bassa e calma; 
8) Tenere la situazione sotto controllo, evitando crisi di panico che trasmettono soltanto agitazione all’animale. 

 Speriamo di non trovarci mai in situazioni critiche, ma può accadere e se accade sapere come intervenire può salvare la vita al nostro amato gatto.

COME RICONOSCERE I SEGNALI DI SHOCK NEL NOSTRO GATTO

respirazione accelerata, talvolta ansimante;
battito cardiaco più rapido del normale, pulsante;
gengive pallide;
ansia o irrequietezza;
letargia e debolezza;
temperatura rettale normale oppure sotto la norma;
lento riempimento dei capillari nelle gengive (oltre due secondi).

Se trovate utile questo articolo, potete condividerlo. Potrebbe essere utile diffondere queste principali norme di pronto soccorso felino.

Questo articolo non sostituisce un veterinario. Questo articolo può essere indicativo in caso di emergenze, ma bisogna contattare subito il veterinario e non fare nulla se non si ha la sicurezza di fare l'azione giusta.