LA CECITA’ DAL PUNTO DI VISTA FELINO

I gatti possono diventare ciechi improvvisamente o in modo graduale. Possono nascere non vedenti, perdere la vista da piccolissimi per via delle malattie virali respiratorie che spesso affliggono i cuccioli oppure da adulti in seguito a patologie che possono affliggerlo.

Un gatto non vedente fin dalla nascita o da quando è molto piccolo, si adatta benissimo alla sua condizione di cecità. Lui impara a vivere da subito nel suo mondo senza luce, ma ricco di odori, sapori, sensazioni e orientamento. Per lui sarà un bellissimo mondo. Non avrà problemi a convivere con l’assenza della vista, a patto che noi gli creiamo un ambiente sicuro e protetto e adottiamo dei piccoli accorgimenti per aiutarlo a vivere sereno e senza pericoli.

Un gatto che ha perso la vista da adulto faticherà e ci metterà più tempo (rispetto ad gatto cieco dalla nascita) ad adattarsi alla sua nuova condizione, perché lui è abituato al mondo visivo.

ACCORGIMENTI DA ADOTTARE CON UN GATTO CIECO

Il gatto cieco, deve avere un ambiente sicuro dove muoversi. Deve vivere in casa e uscire solamente se  presenti balconi o giardini messi in sicurezza, dai quali è impossibile uscire. Un gatto non vedente potrebbe perdersi, finire sotto un auto e in più non sarebbe in grado di fuggire da un attacco di un cane.

Assicuriamoci che in casa e all’esterno non ci sia nulla con il quale possa ferirsi o rimanere imprigionato. Che non ci siano luoghi pericolosi, buche, muretti, dislivelli dove potrebbe precipitare. Sarebbe opportuno  accompagnarlo almeno per il primo periodo di uscite e non lasciarlo solo in giardino se non siamo in casa. Dobbiamo tenerlo d’occhio quando è fuori.

Per sicurezza potremmo mettergli il microchip e un collarino con la chiusura di sicurezza (altrimenti potrebbe rimanere impigliato e non riuscire a librarsi) con scritto sopra il nostro numero di cellulare e specificare che si tratta di un gatto non vedente.

Un gatto cieco imparerà a muoversi attraverso lo spazio che conosce (messo in sicurezza) con l’aiuto dell’udito, dell’olfatto, del tatto e delle vibrisse che gli permettono di valutare la profondità e scansare gli ostacoli. E' consigliabile per un gatto cieco iniziare a conoscere l'ambiente in modo "graduale", iniziando a farlo familiarizzare in un ambiente ristretto (potrebbe essere una camera) e aumento "gradualmente" quando il micio sembra conoscere a perfezione e in sicurezza l'area. Nella piccola zona ristretta si può posizionale la sua cuccia che prendendo i suoi odori diventa un punto di riferimento, un posto riconoscibile e facilmente rintracciabile.

In casa e negli spazi in sicurezza in cui il gatto non vedente ha accesso è opportuno non spostare mobili, sedie, posizione della lettiera, ciotola dell’acqua e del cibo. Ogni cambiamento provoca difficoltà per un gatto cieco, perché per lui è fondamentale trovare le sue cose sempre nello stesso punto. In questo modo non ci sbatte contro e trova sempre facilmente ciò di cui ha bisogno.

Indichiamo al gatto cieco dove trovare la lettiera, la ciotola dell’acqua e quella del cibo e assicuriamoci che abbia identificato i luoghi dove reperire ciò che gli serve.

Evitiamo di fare troppo rumore perché infastidisce e spaventa il gatto non vedente. Per lui l’udito è molto importante per orientarsi.

Prima di avvicinarsi a lui è consigliabile parlargli con voce calma, bassa di tonalità e armoniosa, avvisandolo del nostro arrivo e della nostra presenza, così non si spaventerà.

Giochiamo con lui e scegliamo giochi specifici che fanno rumore o che profumano di cibo, in modo che il gatto li trovi seguendo il suono o l’odore. Ne troviamo moltissimi in commercio: giochi che producono fruscii, scricchiolii, piccoli rimbombi o campanelli sonanti.

QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE CHE PORTANO IL GATTO ALLA CECITA’

La cecità può essere causata da diversi fattori:


- Ereditarietà
- Traumi
- Problemi neurologici
- Cataratte
- Glaucomi
- Tumori oculari
- Infiammazioni
- Infezioni ed ipertensione.

Le cause ereditarie della cecità sono più diffuse nei gatti di razza.

COME ACCORGERCI CHE UN GATTO E’ CIECO O IPOVEDENTE

Un gatto cieco o ipovedente appare spaesato, si muove poco, urta contro gli oggetti e si muove con circospezione. Se la perdita è stata improvvisa il gatto potrebbe mostrarsi stressato e impaurito.

La cecità può colpire anche solo uno dei due occhi, per cui è bene avvicinarsi senza fare rumori che possano spaventarlo, nel lato in cui non vede.

E poi un gatto cieco ha fastidio agli occhi, occhi che strofina o strizza e che, come padroni, dobbiamo ispezionare. Basta guardare se hanno un aspetto diverso dal solito. Ad esempio nel reagire alla luce, magari con pupille dilatate, oppure nel lacrimare o nel sembrare offuscati, infiammati o sbiaditi.

Appena ci accorgiamo che il nostro amico a quattro zampe ha problemi alla vista bisogna portarlo velocemente per un controllo dal veterinario.

I motivi che possono portare alla cecità sono molteplici: alcuni gravi e altri reversibili (come l’ipertensione) se presi e curati in tempo. E’ importantissimo portarlo immediatamente da un bravo veterinario oftalmologo e farci fare una diagnosi corretta per sapere come intervenire al meglio e quando effettuare i controlli di monitoraggio e per assicurarsi che gli altri sensi non subiscano danni.

Vivo da 12 anni con una gattina non vedente, Omera che vedete in foto. Tutte le persone che la vedono non credono che sia cieca tanto è disinvolta, brava e competente negli spostamenti: sale anche su alberi, sedie e poltrone. E’ speciale. Dorme in camera con noi ed è libera di girare per casa e uscire nel nostro giardino messo in sicurezza.  Vive tranquillamente con 20 gatti e 1 cane senza paura e in armonia.

Veramente con poco sforzo si può garantire a gattini diversamente abili di avere una vita sicura, bella, divertente in compagnia dei loro a-mici.